Appello a partecipare

alle associazioni, ai singoli, alle amministrazioni locali, alle organizzazioni politiche, culturali, sindacali ad incontrarci in Basilicata il 14 e 15 Luglio per dare vita alla costituente di un coordinamento nazionale contro le estrazioni, per l’energia rinnovabile  ecocompatibile, per la salute, per l’ambiente e lanciare una campagna contro la liberalizzazione delle estrazioni petrolifere

 

APPELLO, INVITO

 

L’articolo 16 del cosiddetto decreto “Crescitalia” per le liberalizzazioni del governo Monti, di recente approvazione (ora Legge n. 27 del 24 Marzo 2012) e la bozza del decreto legge sviluppo e crescita del 13 giugno 2012, riguardano lo “sviluppo di nuove risorse energetiche e minerarie nazionali strategiche”. Il citato art. 16 rinvia ad uno specifico decreto in materia da emanare nell’arco di sei mesi dalla sua pubblicazione e  prevede il potenziamento dei benefici economici diretti ed indiretti, in misura proporzionale all’incremento delle attività estrattive ritenute strategiche non tanto per la soddisfazione del fabbisogno energetico nazionale, quanto per l’incremento dei benefici erariali attesi.

Presentato come unica possibile salvifica via di un “nuovo modello di sviluppo” in funzione antirecessiva, il “modello regionale unico e distintivo con percorsi attuativi eccezionali”, stando alla relazione di accompagnamento dell’art 16, dovrebbe garantire, nella sola Basilicata, una produzione aggiuntiva di idrocarburi nei prossimi 20 anni con almeno 17 miliardi di Euro tra royalties ed entrate fiscali.

In realtà l’applicazione dell’art 16 ( con l’incremento delle estrazioni da 80.000 a 174.000 barili al giorno  entro il 2015 per la sola Basilicata ) rappresenta,  per i nostri territori,  l’equivalente di una pietra tombale.

Importanti invasi di acqua destinati all’irrigazione ed alla potabilizzazione di vaste aree della regione Basilicata  e della Puglia risultano fortemente contaminate, così come crescono i depositi di rifiuti speciali di lavorazione, senza nemmeno rispettare gli stessi parchi naturali!

Tutto ciò mentre intere aree come la Valbasento, lungi dall’essere bonificate, ricevono ogni giorno il carico velenoso di decine di camions di rifiuti speciali dai poli chimici di diverse regioni italiane e dove si stanno  approntando due enormi caveau per lo stoccaggio di gas russo proveniente dal Mar Caspio! Senza tenere presente che si tratta di zone sismiche e dimenticando quanto di recente avvenuto in Emilia Romagna.

Consapevoli dell’importanza che rivestono le decretazioni previste dall’art 16 e successive, che tra l’altro preludono all’ampliamento delle ricerche e della coltivazione petrolifera intensiva non solo in terraferma, ma anche in mare, intendiamo lavorare alla costituzione di un COORDINAMENTO NAZIONALE che, attraverso azioni di monitoraggio costante dei territori, possa denunciare la depredazione delle  risorse e proporre in alternativa politiche sostenibili .

Per questo come associazioni, movimenti, amministratori locali, cittadine e cittadini proponiamo di riunirci nel COORDINAMENTO NO TRIV – LIBERIAMO MARE E TERRA DALLE TRIVELLE per un'idea altra di sviluppo energetico che stabilisca una via d'uscita dalle energie fossili.

NON LASCIARE CHE VENGA MESSO A RISCHIO IL FUTURO DELLE NOSTRE TERRE

Chiediamo alle associazioni, ai singoli, alle amministrazioni locali, alle organizzazioni politiche, culturali, sindacali, di aderire con convinzione al percorso costituente di un coordinamento nazionale contro le estrazioni, per l’energia rinnovabile  ecocompatibile, per la salute, per l’ambiente, quale momento cruciale di riconoscimento reciproco e di alleanza strategica interregionale, non solo a difesa del territorio, ma capace in prospettiva di invertire la rotta, di segnare il passo di un futuro fondato su una scienza a servizio dei bisogni sociali e non asservita agli interessi di pochi monopoli!

E'  per questo che ci e’ sembrato piu’ “naturale” invitare tutte e tutti in Basilicata; nella terra al centro dei volumi produttivi di petrolio e gas piu’ consistenti in terraferma in Europa; nella terra al centro del “memorandum” e dell’art 16; nella terra dove l’acqua che disseta altre regioni e’ gia’ sporca di idrocarburi; nella terra della Val Basento, dove a fine anni ’50 Enrico Mattei lancio’ con le estrazioni l’appello al ritorno per gli emigrati straccioni e dove oggi la societa’ russa “Geogastock” attende di riempire di gas russo i vecchi caveau.

 

Partecipa al percorso, che partendo dal Sud stiamo immaginando,  con l'obiettivo di rafforzare le battaglie che da tempo si stanno portando avanti in Basilicata e in altre parti d’Italia per contrastare gli effetti devastanti delle TRIVELLAZIONI.

Per questo chiediamo a tutti i soggetti associativi, sindacali e politici che lottano in Italia contro le pratiche di devastazione indotte dalle dinamiche estrattive; a tutte le realtà di resistenza alle grandi opere e a quelle che si oppongono alla produzione combustiva praticando la logica “Rifiuti Zero”; ai movimenti per l’acqua pubblica; a chi sostiene in prima persona le innumerevoli vertenze per la difesa e la salvaguardia del territorio contro gli scempi imposti dalle imperanti politiche neoliberiste, di partecipare alle due giornate di incontro e di confronto per la costituzione del COORDINAMENTO “NO TRIV – LIBERIAMO MARE E TERRA DALLE TRIVELLE”

in programma per il 14 e 15 Luglio 2012 in VALBASENTO - PISTICCI- ( MT)

 

c/o  PISTICCI SCALO - CAMPETTO MULTIUSO E PARCOGIOCHI.

 

Infoadesione: coordinamentonotriv@gmail.com/

facebook: coordinamentonazionalenotriv

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