martedì 2 aprile 2013

Terremoti artificiali in Olanda causano danni. Bufera sulle compagnie petrolifere

Pubblicato su Centro Meteo Italiano (vedi articolo originale)

Gli agricoltori che vivono nei campi più grandi d’Europa sono letteralmente infuriati. Nel punto più settentrionale dell’area infatti spirano venti gelidi ed il clima risulta rigido, ma il problema non sono le condizioni meteo. Bensì i terremoti, che stanno aumentando in maniera esponenziale di anno in anno senza che qualcuno prenda effettivamente provvedimenti. Gli abitanti della zona infatti imputano la causa dei movimenti tellurici alle estrazioni di gas che vengono fatte giornalmente nella provincia di Groningen.

Una famiglia che ha avuto danni e crepe alla propria abitazione, denuncia così l’accaduto:” non ce la facciamo più, la situazione sta diventando impraticabile. A causa degli ultimi tremori e terremoti, all’interno della nostra casa si sono aperte delle vere e proprie crepe e forse dovremo abbandonarla dopo 25 anni. Il governo non ci ascolta e siamo costretti a combattere con un fenomeno che fino a 10 anni fa non sembrava così importante”. Le scosse, intorno alla magnitudo 3 della scala Richter, avvengono a poche centinaia di metri di profondità e questo li rende “nocivi” verso gli edifici più a antichi e non di certo muniti di privilegi antisismici, anzi.
I paesi bassi hanno raddoppiato la produzione di gas dal 2000, raggiungendo quasi 50 miliardi di metri cubi ogni anno. Tra il 1991 ed il 2000, si sono verificati 110 terremoti. Mentre dal 2000 al 2013, il numero ha raggiunto le 500 unità, con la frequenza che pertanto risulta aumentata di ben 6 volte rispetto al dato precedente. La compagnia petrolifera olandese (NAM), attraverso un comunicato ha ammesso di essere la causa scatenante di questi sismi e ha stanziato 100 milioni di euro di compensazione per tutti i cittadini coinvolti. Questi però, non sembrerebbero contenti della decisione e dichiarano guerra ad oltranza. Anche con l’ausilio di tribunali e denunce.

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