giovedì 4 aprile 2013

Provincia Chieti, no ai sondaggi per il petrolio in Adriatico

CHIETI. La Provincia di Chieti conferma il no alle ispezioni sismiche nell'Adriatico della Spectrum geo ed in seduta di consiglio approva all'unanimità la mozione sul no ad Ombrina Mare.
Nel documento della Provincia è contenuto un invito a non rilasciare parere favorevole al progetto della Spectrum Geo Ltd per effettuare ispezioni sismiche nel mare Adriatico con il metodo Air Gun, lungo tutta la riviera da Rimini a Santa Maria di Leuca, e dunque anche nel tratto di mare teaino.

Il documento redatto dal consigliere Franco Moroni, delegato alle problematiche petrolifere, contiene una serie di osservazioni sul progetto della società britannica e sulla richiesta di permesso di prospezione finalizzato alla individuazione di giacimenti petroliferi. Le osservazioni, condivise dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, rinnovano l'istanza a non rilasciare parere positivo al progetto e state inviate ai Ministeri dello sviluppo economico, dell'Ambiente e dei Beni culturali ma anche al Parlamento europeo, al presidente della Regione Gianni Chiodi e alle e commissioni e direzioni della procedura di Via. Il metodo usato per le ispezioni sismiche noto come AirGun consiste in violentissimi spari di aria compressa rivolti verso i fondali marini, una tecnica invasiva che danneggerebbe flora e fauna marine. Un progetto che, secondo il documento elaborato dalla Provincia, provocherebbe danni gravissimi alla pesca, è in totale contrasto con l'attuale assetto delle nostre coste e stravolgerebbe l'industria turistica, basata su un'immagine di territorio sano e sostenibile.
«Questa amministrazione, come ha fatto sin dal suo insediamento, continuerà a perseguire la tutela del territorio e del mare», dicono il presidente Di Giuseppantonio e il Consigliere Moroni. «La pesca è uno dei fiori all'occhiello della nostra economia, assieme all'agricoltura e al turismo».
Di Giuseppantonio sostiene quanto sia anacronistico sfruttare l’Adriatico per produrre una quantità di petrolio minima rispetto al fabbisogno nazionale.
Il consiglio provinciale, nella seduta di martedì scorso, quale atto istituzionale dell'assidua attività svolta dalla Provincia, ha approvato all'unanimità la mozione presentata dal consigliere provinciale Franco Moroni con il quale si ribadisce un no deciso alla richiesta estrattiva offshore denominata Ombrina Mare, quale volontà politica di tutta l'assise provinciale, nel voler attuare "una scelta responsabile" verso il nostro territorio.

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