sabato 23 marzo 2013

Petrolio, la ribellione della gente del Vulture

Pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno (vedi articolo originale)

di ANTONIO PACEL’intera area del Vulture è in pieno fermento. Da quando si sono diffuse le voci che l’azienda inglese, Delta Energy Ltd ha chiesto il parere alle amministrazioni comunali di Barile, Rapolla e Melfi, circa il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nei perimetri dei tre comuni, i cittadini sono sempre più preoccupati per il loro territorio. In tutti gli ambienti non si parla d’altro. Il tema è forte ed è molto sentito anche se, bisogna essere precisi: questa è solo una prima fase di progettazione che avverrà solo ed esclusivamente se nel sottosuolo vi sono quantitativi tali da giustificarne l’estrazione futura.

Ovviamente l’azienda inglese si è attenuta esclusivamente a quello che prescrive la legge in materia di ricerca di idrocarburi nel sottosuolo del territorio italiano. Dalla notifica alle amministrazioni comunali dovranno passare 45 giorni prima di iniziare gli eventuali lavori di screening sul territorio dei tre comuni del Vulture. I pareri, fino a questo momento sono tutti negativi, ad iniziare dalla determinata comunicazione del Presidente De Filippo che a chiare lettere ha respinto altre eventuali trivellazioni sul territorio di Basilicata in generale ed in quella del Vulture in particolare, avanzata dalla Delta Energy Ltd.

Gli amministratori comunali interessati si sono espressi negativamente, anche con toni duri, alla richiesta di eventuali trivellazioni sui loro territori ed infine le popolazioni si sono messe tutte guardinghe, pronte ad affrontare con tutti i mezzi , decisioni contrarie alle loro volontà. Politici, Enti, Associazioni, Circoli e anche condomini sono sul piede di guerra pronti a scattare in difesa del territorio ad un minimo accenno di inizio lavori: «No alla concessione La Bicocca del Vulture-Melfese, senza alcun tentennamento».

Dicono che hanno già dato in termini ambientali (Fenice in testa). «Il nostro “oro nero” è rappresentato dai colori della natura: trasparente come le acque minerali (esistono 4 aziende): verde come il colore del nostro olio extravergine di qualità eccellente; rosso rubino come lo straordinario aglianico che si produce alle pendici del Vulture; marroncino come il colore delle castagne che coprono il territorio ed infine celeste come il cielo che si specchia nei due stupendi laghi di Monticchio».

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