giovedì 14 marzo 2013

No petrolio, intesa bipartisan. Ma sul pozzo partita aperta…

«In Campania, per la prima volta, c’è un percorso democratico che permetterà di coinvolgere tutti i soggetti interessati in una procedura di valutazione d’impatto ambientale. L’Irpinia, attraverso i Sindaci e i comitati, potrà far valere le sue ragioni contro le trivellazioni».

 Rosetta D’Amelio ha espresso così la propria soddisfazione per l’esito della audizione in Commissione Ambiente dei rappresentanti istituzionali irpini, accompagnati a Napoli da esperti universitari e dal referente del ‘Comitato no trivellazioni in Irpinia’.
La consigliera D’Amelio con il gruppo del Pd, trovando convergenza in altre forze politiche, aveva già ottenuto un voto di consenso unanime sul proprio ordine del giorno, con cui chiedeva una moratoria delle ricerche petrolifere, in attesa dell’insediamento del nuovo governo. Ieri a Napoli, ha trovato d’accordo anche l’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano, che ha aperto la strada ad un coinvolgimento dei rappresentanti territoriali nell’istruttoria avviata presso i competenti uffici regionali, incaricati di valutare l’istanza di perforazione esplorativa richiesta dalla Italmin per Gesualdo. «L’Assessore Romano ha assunto l’impegno di prevedere nella procedura di impatto ambientale le audizioni di Sindaci, comitati e di tutti i soggetti interessati alla trivellazione», ha spiegato Rosetta D’Amelio, al termine della riunione.
«E’ questa una novità assoluta, importante frutto anche delle nostre battaglie per coinvolgere in un percorso decisionale democratico i territori e i soggetti interessati al provvedimento”. La riunione di ieri ha sancito la convergenza di tutte le forze politiche sull’opposizione ad una prospettiva di sviluppo industriale basato sulle estrazioni, segnando una vittoria della battaglia politica in Campania, impensabile solo pochi mesi fa. Un risultato politico destinato a lasciare il segno, perché fondato sulla coesione ed una ritrovata sintonia tra rappresentanza istituzionale e società civile. Tuttavia, la prova decisiva resta il giudizio della commissione tecnica competente.
«Ribadita la contrarietà alle trivellazioni dei Sindaci, dei comitati, degli esperti e dello stesso Assessore Romano, che ha giudicato le trivellazioni ‘in questo caso dannose e inutili’, ora la parola passa alla valutazione d’impatto ambientale che nel merito dovrà saper ascoltare le ragioni dei territori». L’iter impone il parere sulla ‘Via’ della joint venture e, in caso di accoglimento, il rinvio della pratica alla conferenza dei servizi (vedi schema a lato), ai sensi dell’intesa Stato-Regioni del 2001. Nel frattempo, la Campania intende far rispettare la vocazione naturalistica e agricola dove prevista dal Ptr. «Un emendamento alla Finanziaria regionale proposta dal consigliere Oliviero, dal gruppo Pd, e dai consiglieri Colasanto e Zecchino, vieterà le ricerche del petrolio nelle zone individuate dal Ptr regionale per attività agricola e naturalistica». Una volta approvata, la norma proteggerà Irpinia e Sannio, salvo ricorso del Mise alla Consulta…

1 commenti:

  1. COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Comitato NO Trivellazioni petrolifere in Irpinia & Comitato NO Petrolio in Alta Irpinia 14.3.2013
    “Osservazioni sull’incontro della VII commissione del Consiglio Regionale della Campania”
    12 Marzo 2013

    L'incontro con la Commissione Ambiente della Regione Campania fortemente sollecitato dai Comitati è stato il risultato di una perfetta sinergia di forze ed entusiasmo che i Comitati hanno messo in campo in questi mesi e un passaggio fondamentale dove son stati premiati l'impegno, la competenza e soprattutto la concretezza che da sempre ha contraddistinto tutta la campagna informativa. Le preoccupazioni sull'impatto ambientale delle trivellazioni petrolifere hanno trovato riscontro nelle incisive relazioni dei vari esperti chiamati ad intervenire dai comitati e l'impegno delle istituzioni, da mesi fortemente sollecitate a prendere posizione sulla questione, consentono di pensare con ottimismo al futuro. L'incontro di Napoli infatti lascia emergere un nuovo approccio politico rispetto alle tematiche ambientali con significativi riferimenti, riportati dai vari rappresentanti istituzionali presenti, a nuove strategie di salvaguardia del territorio e di rispetto delle prerogative naturali dell'Irpinia.
    La questione petrolio però incombe con le sua burocrazia spesso incomprensibile e soprattutto infinita; infatti a breve verrà convocata presso il MISE una nuova conferenza dei servizi tra i vari soggetti istituzionali interessati per la definizione dell'iter autorizzativo del permesso di ricerca Nusco e i vari Sindaci stavolta saranno chiamati a far pesare le decisioni assunte nelle varie delibere consiliari nelle quali hanno espresso ferma adesione alla richiesta sollecitata dai Comitati di moratoria delle trivellazioni petrolifere. Il progetto del pozzo esplorativo Gesualdo-1 attende la valutazione della commissione tecnica sulla richiesta di autorizzazione ambientale avanzata dalla Italmin Exploration e importantissima sarà l'occasione concessa dall'Assessore Romano di riproporre l'audizione degli esperti chiamati dai Comitati che potranno illustrare personalmente le conclusioni dei loro studi ai funzionari incaricati all'esame dell'istanza.
    In questa fase interlocutoria le iniziative e le attività dei Comitati si indirizzeranno verso una più incisiva campagna di sensibilizzazione finalizzata a tenere alta l'attenzione e, a sollecitare ancora la politica ad adoperarsi nella produzione di atti e provvedimenti finalizzati a mettere in sicurezza il nostro territorio da nuovi tentativi di speculazione e di sfruttamento che potranno intervenire in futuro.
    Sabato 16 marzo i Comitati rappresenteranno la Campania nell'assemblea nazionale del Coordinamento Nazionale No Triv che si terrà a Pescara dove verranno discussi i temi legati alle nuove politiche energetiche proposte nell'ultima legislatura che rappresentano, con la relativa richiesta di modifica del titolo V della Costituzione, un altro fronte di lotta e di protesta contro politiche finalizzate a limitare il potere di scelta e di veto delle popolazioni a solo vantaggio delle istanze e dei progetti di sfruttamento del territorio di lobby economiche.
    Quindi la strada è ancora lunga e tanti sembrano essere gli ostacoli all'orizzonte! Ma Napoli ha rappresentato un passaggio importante che consente di esprimere la consapevolezza che questa Terra d'Irpinia può fare davvero tanto quando agisce unita verso un obiettivo e l'esempio della collaborazione tra i comitati di Gesualdo e Nusco può rappresentare anche un modello da proporre in altri contesti nella prospettiva di creare nuove e più incisive sinergie fatte di consenso ed entusiasmo per incentivare una radicale svolta anche economica e sociale.

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