Pubblicato su Adnkronos.com (vedi originale)
Lima, 26 mar. - (Adnkronos/Xinhua) - Durerà 90 giorni l'emergenza contaminazione per la regione amazzonica
lanciata dal governo peruviano, che punta il dito contro le attività
petrolifere della compagnia argentina Pluspetrol, da 12 anni attiva
nell'area. L'adozione della procedura di emergenza per contaminazione da
petrolio prevede un monitoraggio immediato dei rischi ambientali a cui
sono sottoposti gli indigeni che vivono lungo il bacino del fiume
Pastaza.
Secondo il ministero dell'Ambiente, la contaminazione mostra alti
livelli di piombo, bario e cromo così come petrolio e composti
correlati. Da decenni si denunciano costanti fuoriuscite di petrolio
nella regione, tanto che il sedimento del fiume è, secondo Sixto
Shapiama, presidente della Federazione Quichua di Pastaza,
"completamente contaminato". La
Pluspetrol, il più grande produttore di petrolio e gas naturale in
Perù, ora "dovrà ripulire ciò che è stato contaminato", ha detto Manuel
Pulgar Vidal, ministro dell'Ambiente del Perù.
"Pluspetrol ha iniziato lo sfruttamento petrolifero nella zona nel
2001, ma sappiamo che l'azienda si è comportata male nei confronti
dell'ambiente - ha detto Pulgar-Vidal - Ad un certo punto, l'azienda ha
anche attuato un programma di riabilitazione, ma non è stato fatto
correttamente". Lunedì, il governo peruviano ha pubblicato gli standard
di qualità ambientale per la prima volta, la fissazione di limiti
accettabili per i contaminanti nel suolo.
martedì 26 marzo 2013
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