Il Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, aderente al Coordinamento Nazionale “No Triv”, ha inviato in questi giorni il comunicato stampa relativo all'incontro con la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia che si è tenuto presso la Provincia di Cremona il 13 settembre 2012. "Dopo anni di lavoro, afferma Ezio Corradi, vicepresidente del Coordinamento lombardo, lo consideriamo un primo passo: siamo in vigile attesa di raggiungere altri risultati".
Segue comunicato
COORDINAMENTO COMITATI AMBIENTALISTI LOMBARDIA
COMUNICATO STAMPA
Stoccaggio di metano:
i Comitati incontrano Provincia di Cremona e Regione Lombardia.
Primo incontro sul problema degli
stoccaggi di metano, in attività ed in progetto, dei Comitati con la Provincia
di Cremona e la Regione Lombardia dopo gli appelli lanciati il 29 maggio ed il
6 giugno 2012 dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia a seguito del
terremoto che ha colpito territori della Regione Emilia Romagna, della
Lombardia e del Veneto, dal 20 maggio 2012.
All’appello per una moratoria, per una
analisi seria ed approfondita con esperti anche internazionali, per
l’informazione e la partecipazione dei cittadini alle scelte energetiche sul
territorio e nel sottosuolo secondo la Convenzione Europea di Aarhus del 1998,
appello lanciato al Governo (Presidente del Consiglio, Ministro dello Sviluppo,
Ministro dell’Ambiente), ai Presidenti delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna,
Veneto, ai Presidenti delle Province di Cremona, Lodi, Mantova, Bergamo,
Brescia, Milano, giovedì 13 settembre 2012 è seguito l’incontro che ha permesso
un approfondito esame dell’intero sistema di stoccaggi che si sta delineando in
Lombardia con la riutilizzazione dei vecchi pozzi di estrazione e di giacimenti
di metano esausti od in via di esaurimento. Nell’incontro è stata evidenziata
la scarsa informazione e partecipazione di cittadini e istituzioni: spesso i
cittadini ignorano cosa sta capitando sotto i loro piedi e gli stessi Comuni e
Province non sono coinvolti nei necessari protocolli d’intesa o accordi di
programma necessari e previsti per progetti sovracomunali e sovraprovinciali.
In particolare il territorio lombardo
è coinvolto negli stoccaggi si Brugherio, Settala, Sergnano, Ripalta Cremasca,
Ripalta Guerina, nei progetti di stoccaggio di Bordolano, Romanengo, Bagnolo Mella-Capriano
del Colle, Cornegliano Laudese, Sergnano sovrapressione, Ripalta Cremasca
sovrapressione, mentre Voltido è nei programmi delle società. Si tratta di
territori tutelati per la bellezza naturalistica dell’ambiente con ZPS e SIC,
dal Parco Oglio Nord, Parco Pianalto della Melotta, Palata del Menasciutto,
Parco del Monte Netto (Capriano del Colle). Sono stati ricordate le particolari
condizioni di sismicità dei territori coinvolti, le cui caratteristiche sono
note a livello scientifico e della sismologia internazionale: Romanengo ITIS
104 faglia sismica del terremoto di Soncino del 1802, Capriano del Colle zona
sismogenica del terremoto di Brescia del 1117, Bordolano compresso fra le
vicine zone sismiche di Romanengo e Capriano del Colle, Cornegliano Laudese
zona del terremoto del 1951 dovuta alla eruzione di pozzi di metano.
Un pressante appello per una necessaria riconsiderazione
della situazione sismica in Lombardia e nella Pianura Padana è stato rivolto ai
rappresentanti delle istituzioni: il territorio del Nord Italia dalla
terraferma all’Alto Adriatico viene definito dal Ministero dell’Ambiente (28
luglio 2009) come una “Provincia degli Idrocarburi” estesa per 115.000 kmq. Nel
terremoto dello scorso maggio 2012, ad esempio, è stato gravemente danneggiato il campanile della chiesa di
Verolavecchia, località distante circa 200 km dai luoghi del sisma.
E’ noto che l’attività di stoccaggio del metano è
classificata a rischio di incidente rilevante assoggettata alla Direttiva
Seveso DLgs 334/1999, inquinamento atmosferico (PM2,5, Nox, Co, CO2, articolato
ultrafine) è provocato dalle centrali di immissione del metano nel sottosuolo
con emissione di fumi ad alta temperatura (200°- 550° - 700°) in Pianura Padana
da aprile a settembre in un territorio a forte rischio ambientale: un quadro
dagli aspetti preoccupanti che mette a rischi la salute, l’ambiente, il
patrimonio storico ed artistico dei territori coinvolti per la subsidenza e la
sismicità antropica indotta dagli stoccaggi. Altro aspetto evidenziato è la
mancanza di fidejussoni delle società proponenti i progetti ed operanti per i
Comuni e la mancata copertura assicurativa per danni causati dalle attività di
esercizio come dimostrano le relazioni finanziarie degli anni 2010 e 2011 di
alcune società operanti sul territorio lombardo e nazionale: in pratica i
cittadini non sanno a chi rivolgersi in caso di danni. Infine è stata chiesta,
oltre alla moratoria, un riesame dei siti di stoccaggio alla luce dei nuovi
studi di rischio sismico riferito agli impianti, la realizzazione e la
divulgazione di un documento in cui il Ministero competente definisca
oggettivamente la strategicità delle opere in termini di utilità per la
cittadinanza italiana, una attività di
monitoraggio e di informazione continua e trasparente per gli stoccaggi
esistenti ed in attività come accade in Olanda ed in Germania.
Al termine dell’incontro è stata consegnata alla Provincia
di Cremona, che si ringrazia per aver organizzato l’incontro ed alla Regione
Lombardia una articolata documentazione raccolta da Comitati, Amministratori e
cittadini in questi anni.
La Provincia di Cremona e la Regione Lombardia si sono
dichiarate attente alle problematiche sollevate ed hanno ringraziato i
partecipanti per la serietà della documentazione e delle argomentazioni
presentate. In particolare la Regione Lombardia sta organizzando una propria
struttura per la misurazione sismica indipendente attraverso ARPA Lombardia.
Nei prossimi mesi verranno presi in esame i progetti relativi a località del
territorio cremonese come i progetti di Sergnano (sovrapressione), Ripalta
Cremasca, Bagnolo Mella e Romanengo.
Sono rimaste per ora insolute le problematiche
viabilistiche sollevate a proposito dello stoccaggio di Bordolano.
Erano presenti all’incontro: per la Provincia di Cremona
il Presidente Massimiliano Salini, il Direttore Generale Dr.sa Marina Ristori,
l’ing Patrizia Malabarba, la dr.sa Mara Pesaro. La Regione Lombardia era
rappresentata dall’ing. Domenico Savoca responsabile delle procedure per gli stoccaggi
di metano. La delegazione del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
era composta da: Ezio Corradi (vicepresidente), Giacomo Cangini, Ezio Alberti
(Comitato di Soncino), Sergio Zanetti Sindaco di Verolavecchia, Bruno
Bassorizzi (Proloco Soresina), Roberto Biagini (Comitato Cornegliano
Laudense).
Soresina, 16 settembre 2012
Coordinamento Comitati Amabientalisti Lombardia
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