mercoledì 8 agosto 2012

BASILICATA: lettera ai sindaci sui permessi di ricerca "Delta Energy"




Il Coordinamento NoTriv scrive ai sindaci di Basilicata interessati dalle richieste di permessi di ricerca della "Delta Energy". Questo il testo della lettera inviata....






Ai Sindaci di: 
Montescaglioso, Pomarico, Miglionico, Pisticci, Bernalda, Montalbano Jonico.

Oggetto: permessi di ricerca “Delta Energy” Ltd .

Le richieste di permessi di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi avanzati dalla società mineraria “Delta Energy” Ltd con sede ad Edimburgo e con rappresentanza legale in Matera, rispettivamente denominati il “Perito” (circa 92 kmq compresi nei comuni di Miglionico, Montescaglioso, Pomarico) e la”Capriola” ( 188 kmq compresi nel territorio dei comuni di Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pisticci), incontrano, con piena soddisfazione dello scrivente Coordinamento Nazionale “NO TRIV” (nato a ragion veduta a Pisticci Scalo meno di un mese fa), le prime significative opposizioni degli amministratori , delle associazioni ambientaliste locali, di una quota crescente di popolazione.
Convinti della giusta ed efficace linea di coinvolgimento attivo intrapresa da subito dal sindaco di Montescaglioso - che a sua volta si è fatto promotore con altri primi cittadini appartenenti alle rispettive aree interessate dalle richieste di permesso -  condividiamo la necessaria pratica dell’opposizione ufficiale tramite delibera di giunta e consiliare, invitando a produrre, laddove ciò non dovesse essere già stato fatto, la più incisiva azione di contrasto tramite relazione motivata di parere sfavorevole, da inviare a tutti i competenti organi ed uffici istituzionali governativi e regionali competenti, senza ovviamente omettere l’Unmig. 
La pratica oppositiva può risultare ancor più efficace in quanto viene agita all’unanimità non solo all’interno degli specifici consigli comunali, ma anche, col massimo della condivisione formale e sostanziale, tra tutti gli enti locali direttamente interessati. Nell’invitare pertanto al massimo della “vigilanza” onde evitare dannose defezioni dovute a pilatesche forme di “silenzio assenso”, raccogliamo e rilanciamo la pratica dei consigli comunali straordinari aperti, auspicando a breve l’organizzazione di una vasta assemblea aperta intercomunale, con l’obiettivo di dare vita ad un unico Comitato, dove possano avere voce congiunta amministratori, associazioni, donne ed uomini dell’intera comunità.
Lo scrivente Coordinamento, oltre ad esprimere piena disponibilità in tal senso, invita a margine della presente a fare le dovute considerazioni circa l’efficacia sul piano strettamente giuridico/costituzionale di quanto rubricato nel recente art 19 Octies  aggiunto alla legge di assestamento di bilancio regionale di Basilicata in materia di permessi di ricerca di idrocarburi sul suolo lucano, al fine di non affidarsi agli esiti incerti di una tardiva e fragile espressione politico/normativa, bensì di rafforzare con determinazione e senza ambiguità alcuna i necessari vincoli comunitari ed organizzativi in vista delle necessarie forme permanenti di sensibilizzazione e di mobilitazione.
Insieme alle popolazioni della Val D’Agri, della Val Basento, (ora anche delle aree coltivate ad Aglianico nel Vulture Melfese per mano della stessa Delta Energy !!), insieme alle comunità investite da una pioggia di richieste di autorizzazioni per lo sfruttamento degli idrocarburi, nella nostra regione dobbiamo fare lo sforzo comune di respingere la devastante prospettiva strategico/politico/economica (ed antropologica) rappresentata dal combinato disposto del “Memorandum”, dell’ art 16 del DL “per le liberalizzazioni”, del DL 95/ 2012 di recente approvazione, firmati Monti/Passera/Clini & Co.

Al tempo stesso, il livello di attacco sistematico all’intero territorio italiano ed a tutte le coste marine annunciato e perseguito con determinazione dal governo in carica e da lobbies petrolifere ancor più aggressive, non può essere contrastato soltanto con forme – per quanto generose possano essere – di resistenza locale. 
Il Coordinamento NO TRIV nasce proprio dalla consapevolezza della necessità di avviare una campagna comune, omogenea, efficace, di lotta contro gli intenti dell’art 16 ed a sostegno di  un virtuoso processo costituente che ci possa consentire di addivenire quanto prima ad una proposta di legge nazionale organica in materia di tutela del territorio e dell’ambiente dalle estrazioni di idrocarburi, strettamente collegata ad un piano energetico nazionale in grado di classificare e definire le aree interessate, facendo leva in primis sulla direttiva 94/22/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo.
Gli atti di opposizione alle istanze per i permessi di ricerca espressi dalle rispettive amministrazioni comunali rappresentano il primo importante passo verso la ricomposizione di una vasta rete a carattere locale e nazionale fatta di soggetti istituzionali e non, di associazioni e singoli/e. 
Se saremo in grado di esercitare con serenità e con decisione il necessario ed auspicato percorso ricompositivo dal basso, dalla nostra forza e dai nostri saperi potremo contribuire di certo a far derivare la concreta verifica dell’ipotizzato supporto concreto della Regione Basilicata, ma soprattutto potremo essere certi di contribuire utilmente alla transizione verso forme di produzione, di distribuzione, di uso, di energie non impattanti e non alienate. 
Passo indispensabile, verso tale orizzonte, la liberazione dal ricatto delle trivelle!

In attesa e nella speranza di positivi riscontri, inviamo i più cordiali saluti.

8 Agosto 2012


Coordinamento Nazionale No Triv – 
Liberiamo mare e terre dalle trivelle

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