Gentili esponenti del movimento No Triv
ritengo giusto fornire preliminarmente a voi la mia
risposta a una domanda posta a mezzo stampa semplicemente perché sono
convinto della forza del dialogo e di come la partecipazione di tutti
possa solo portare bene alla nostra regione.
L’articolo 19 octies che ho proposto di aggiungere
alla legge di assestamento di bilancio, nel suo indispensabile
linguaggio legale è incontrovertibile: No a ogni nuova richiesta di
permessi di ricerca di idrocarburi, No anche a quelle
ancora in corso. La portata della scelta è forte e chiara, sia sotto il
profilo politico che sotto quello legale. Al 31 dicembre 2011, i
permessi di ricerca già vigenti sono 12, le istanze per il conferimento
di nuovi permessi, dato aggiornato allo scorso
30 giugno, sono 17 e nuove istanze continuano ad arrivare. La nostra
scelta è chiara e sostanziale.
E’, invece, giuridicamente impossibile revocare
permessi che si sono già consolidati e autorizzazioni concesse in base
alle intese del 1998 e del 2006. Questo esporrebbe la Basilicata a una
perdente battaglia legale e a una disastrosa vicenda
risarcitoria. La nostra scelta è di non sottrarci a fornire un
contributo al Paese su un tema strategico quale quello dell’energia, di
chiedere contropartite per un’attività in essere e che, senza aumentarne
l’impatto, riteniamo sostenibile per il nostro territorio,
ma di non consegnare la Basilicata ai petrolieri. E, su questo,
consentitemi di tornare a ripetere che il numero dei pozzi è quello che
indichiamo, a prova di qualsiasi verifica.
Certo tutto può piacere o non piacere. Chiunque può
ritenere che sarebbe stato meglio fare di più o di meno. Ma noi siamo
certi che la portata di questa scelta è notevole e che contribuirà a
salvaguardare il nostro territorio. E su questi
temi auspico che le nostre forze possano unirsi, in un clima di
fiducia, invece che dividersi e contraopporsi in nome della cultura del
sospetto.
Cordialmente
Vito De Filippo
0 commenti:
Posta un commento